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Quest'anno, visto che abito all'Elba, ho provato il percorso circa 15 volte. Lo conosco bene. Le gambe sono allenate, il peso meno. Visto che sono 74kg per 163 (mi considero in forma sotto i 70 kg). Previsioni meteo inclementi (poi confermate!), percorso allungato l'ultimo minuto a 46 km e 3250 di dislivello. E, per giunta, partenza alle 6.00 invece che 6,30. E visto che l'ansia pre gara di solito mi fa dormire male la sera prima ... con la sveglia alle 4 ci sarà da dormire poco. Al mattino, invece, mi sveglio riposato e con le gambe che mi danno buone sensazioni. Ottima colazione (due krapfen alla crema) e via alla partenza. Meteo da schifo ma da buon ottimista secondo me il tempo migliora.  Parto quindi ultralight, maniche e pantaloncini corti, zaino, giacca antivento (speriamo non piova) da 80 grammi, guanti (temperatura a livello del mare 8 gradi ma si passeranno varie volte i mille metri di quota e farà freddo) e borracce semi-vuote con 250 cc di acqua totale. Si parte in salita, meglio essere leggeri. Strategia di gara: cercare di correre ovunque sia possibile, anche per poche decine di metri, altrimenti più che trail-run si dovrebbe chiamare trail-walking no? Ma sopratutto, memore della gara 2014 dove dopo 3 km dalla partenza sono rimasto imbottigliato in salita su un single track, quest'anno decido di partire forte. Pronti? Via. Mi ritrovo cosi a correre a 13 kmh su strada in asfalto in salita. Non ce la faccio, mi dico, troppo forte... Invece le gambe e il respiro mi dicono che va tutto bene, sono in soglia, mah...  Mi ritrovo cosi a correre tra i primi 40/50 atleti. Inizia il single track... eh si, questi vanno veramente forte... si cammina si in salita ma appena spiana leggermente iniziano a correre come fulmini. Fatto sta che mi ritrovo ad aver percorso 8 km con 650 metri di dislivello in meno di una ora. Piove... Ristoro, bevo, barretta, sempre poca acqua nelle borracce per stare leggero. Iniziano i tratti tecnici. Dolori per alcuno ma a me non spaventano e mi dico... meglio cosi,  le gambe recuperano un po dalla corsa. Arrampicata veloce e ferrata si arriva in cima al capanne. Apro i bastoncini e via in discesa per Marciana. Ancora pioggia. Ristoro, sempre light. Via i bastoncini e ancora corsa in salita verso il monte Giove. Le gambe girano bene, e vedo che riesco a correre dove gli altri camminano. Raggiunta la cima giù veloci verso il paese di Chiessi (prendo acqua da una fontana) e via di corsa per Pomonte. Ristoro, mangio qualcosa, bevo e via camminando (quasi sempre) in salita ripida e aiutato dai miei fedeli bastoncini. Piove ancora. Raggiunta la cima allungo i bastoncini, mangio e bevo e via in discesa verso l'arrivo. Segnali di crampi e stanchezza... un paio di cadute in discesa senza particolari esiti... e arrivo al traguardo (con il sole) dopo poco più di sette ore... Mi sembra incredibile... il primo anno ce ne avevo messe 10. Peso un po meno, 74 kg invece che 78, sono più allenato (quest'anno meno corsa in pianura e più dislivello), conosco bene il percorso ma il mio obiettivo era stare sotto le 8 ore e mezza. Ma tant'è.... L'anno scorso all'Elbaman gara da schifo quest'anno all'Elba Trail gara praticamente perfetta! Arrivederci alla prossima. P.S. Obiettivo 2017 la 100 km del Passatore. Chi viene?
(Michele Rossetto)
 

02/05/2016


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