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Cursa de Natale – Montecarlo (F) 11 dicembre 2011

É stata una decisione presa all'ultimo minuto, e dunque non ho avuto neanche il tempo di pubblicizzare sul sito questa gara che è giunta alla sua 17a edizione e che caratterizza il principato di Monaco in questo periodo dell'anno.
Sono digiuno da gare ormai dallo scorso mese di luglio, e dunque ho una gran voglia di provare quell'emozione, di sentire quell'atmosfera che si respira soltanto alle corse.
Mi sono fermato per circa un mese e mezzo tra la metà di agosto e la fine di settembre per un piccolo infortunio al ginocchio (bandelletta ileotibiale), che per fortuna non mi causa più problemi e sono già dentro la preparazione per la maratona di Milano ad aprile prossimo.
Il vantaggio di quest'anno è che contrariamente a molte altre volte, la temperatura è accettabile, anche se il sole fa soltanto capolino dietro alle nuvole. Si sente un gran parlare italiano tra i concorrenti che si riscaldano prima della partenza, ed effettivamente la presenza italiana è sempre molto consistente, specialmente quest'anno che c'è stata la possibilità, per chi se lo può permettere di approfittare del ponte dell'Immacolata.
Sembra che ci siano più di 1000 iscritti, esclusi i bambini che sono stati suddivisi in due categorie separate e che hanno rispettivamente un percorso da 2 km e uno da 2,7 km. Le gare per i più piccoli si svolgono in anticipo rispetto alla “cursa” degli adulti che prende il via alle 10:30.
Io sono venuto in macchina con Davide e Teresa, due amici runners. Siccome Davide non ha ancora ritirato il numero, siamo arrivati con un po' di anticipo, e così, mentre lui era in coda per il pettorale e la t-shirt, ho avuto la possibilità di incontrare parecchi amici che tra l'altro non vedevo da tempo e la cosa mi ha fatto molto piacere. Baci, strette di mano, “Come stai?” “Stai preparando qualcosa?”. É un rituale che si ripete a tutte le gare, come un'abitudine che ci fa assomigliare un po' tutti. Poi ci si incontra di nuovo nella fase del riscaldamento magari aggiungendo qualche altra faccia nota alla lista di quelli visti in precedenza, finché, dopo lo stretching che è di rigore, ma non per tutti, ci si assiepa nella zona delle piscine, sul percorso del gran premio di formula uno, dove è ubicata la partenza. Tra l'altro la piscina, in questa stagione è trasformata in pista di pattinaggio su ghiaccio per adulti e una piccola per i bambini. C'è anche il villaggio di Natale, con ruota panoramica, giochi per i bambini e molte bancarelle di prodotti artigianali tutte rigorosamente in legno come baite di montagna. Si può anche mangiare, con parecchi stands gastronomici.
Ormai è l'ora della partenza e si aspetta solo lo sparo dello starter, che puntualmente arriva, e si comincia. Cerco immediatamente di lasciarmi alle spalle una buona fetta di partecipanti premendo sull'acceleratore prima della curva della rascasse per poter impostare un passo più regolare durante il passaggio sul rettilineo di partenza e arrivo del gran prix. Giunti all'altezza della rotatoria nei pressi della chiesetta di Santa Devota svoltiamo a sinistra e cominciamo a salire in direzione della “rocca” alla quale arriviamo un gradino dopo l'altro. Sbucati nella piazza la strada spiana e riscendiamo rapidamente passando davanti al museo oceanografico per svoltare verso la parte nuova del molo (la digue). Ritorniamo poi sul percorso automobilistico calpestando i segni bianchi che formano lo schieramento di partenza per poi affrontare la salita che ci porta davanti al casinò. Altra discesa, un paio di tornanti, tra cui quello del Loeves, e arrivati a livello del mare, invece di infilarci nel tunnel, come i bolidi di formula uno costeggiamo il forum Grimaldi e procediamo in direzione Italia fino al Beach Plaza, per poi girare di 180 gradi e tornare indietro a grandi falcate verso il porto e verso l'arrivo. In questo ultimo tratto mi sono trovato a parlare (per quanto mi fosse possibile) di quanto mancava al traguardo con altri italiani. L'ultimo tratto dopo essere sbucati dal tunnel è in discesa e fa da rampa di lancio verso il gonfiabile dove si conclude la nostra fatica tra due ali di folla.
Ufficialmente dovrebbe essere una 10 chilometri, ma in realtà ogni anno la misurazione è diversa. Quest'anno si parla di 9,7; ma ciò non fa diminuire la mia soddisfazione quando vedo il cronometro ufficiale che al mio passaggio finale segna 40' 44”. Il mio personal best su questa distanza.
Dopo esserci rifocillati e cambiati abbiamo deciso di assistere alle premiazioni. Qui in Francia sono ben organizzati, con tanto di camion che si trasforma in palcoscenico, impianto audio, radiomicrofoni, musica, e proprio nel momento della consegna delle coppe alla vincitrice della gara femminile mi rendo conto di aver gareggiato con Paula Radcliffe, che naturalmente ha vinto la sua gara, migliorando il record della corsa di 59 secondi. Si è classificata terza assoluta con un tempo di poco superiore ai 33 minuti e si è dimostrata molto gentile e disponibile anche a farsi fotografare con molti concorrenti.
L'appuntamento ora è per la “Prom Classic” l'8 gennaio prossimo. 10 chilometri sulla Promenade des Anglais a Nizza.
Buone corse a tutti.


Pierfranco Guglielmi



23/12/2011


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