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Buon Happy Runner a tutti!
Siamo ancora una volta al racconto post-evento.
Come ho avuto modo gia' di dire in passato, ogni gara ha un suo perche'... E questa Firenze Marathon non da meno, almeno per me!
Si trattava infatti della mia prima maratona, dopo un solo anno di attivita'; era stata pianificata dopo un piano di avvicinamento progressivo, passando attraverso tutte le distanze, dalla 5K, alla 10K e alla mezza maratona, sempre con tempi incoraggianti; la scelta era caduta, non a caso, sulla seconda piu' importante maratona italiana, in uno scenario a dir poco unico e con la fortuna del bel tempo...
Infine, ma non ultimo, ... nelle aspettative c'era quella di infrangere il muro delle tre ore (gia' superato in allenamento), ma con la spada di damocle di una dolorossisima fascite plantare al piede sinistro, che mi tormenta da quasi un mese.
Ma veniamo alla gara... giusto per non lasciare nulla di intentato avevo deciso di pernottare a Firenze, godendomi il sabato pre-gara, con il ritiro del pettorale e la visita al Marathon Expo. Una bella "strusciata" sui lungarni al pomeriggio, con la famiglia... e via a riposare per il giorno dopo.
La mattina della gara, complice la solita tensione, mi sono svegliato prestino, e inforcate le armi di battaglia mi sono incamminato verso la zona di partenza.
La giornata era limpida, ma al mattino Firenze era decisamente freddina,...
fortuna avevo il solito "sacco della spazzatura" fornito dall'organizzazione.
Essendo alla prima maratona ufficiale, mi sono diligentemente incanalato nell'ultima griglia (quella rosa), tenendo pero' gli occhi sui palloncini (molto distanti) delle 3 ore e delle 3:15... tanto per ricordare mentalmente dove dovevo arrivare...
Ben prima dello start, si sono "rotti gli indugi" e quelli dell'ultima griglia hanno sfondato verso quella piu' avanti e cosi' via fino a premere gli uni sugli altri... (i palloncini erano a quel punto piu' vicini...).
Allo start senza premura ho cercato di non rimanere troppo intasato in mezzo al gruppone. La cosa mi e' tutto sommato riuscita, prova ne e' il fatto che ho passato i primi 5 km con un parziale di 21 minuti, avendo gia' superato un bel po' di persone.
Agli 8 km ero ormai prossimo ai palloncini delle 3 ore, che superavo ai 10 km, decidendo di tenere il mio ritmo, ormai costante tra i 4:07 e i 4:13 al km.
Mi sembrava tutto troppo semplice... al traguardo della mezza maratona arrivavo in 1h 25min, era come volare: nessun dolore al piede, nessuna sintomo di stanchezza ne' alle gambe ne' alla respirazione.
Al 26mo km incontravo la mia famiglia, un bacio a tutti... e via, sempre con i palloncini delle tre ore ben dietro di me.
Intorno al 32mo km, probabilmente la svolta: ecco arrivare i primi segnali della maledetta fascite... alcune fitte, il passo piu' attento per evitare l'appoggio sulle zone dolenti, forse una posizione di corsa non corretta proprio per evitare di sentire dolore,... e al 36mo km la situazione peggiora drammaticamente. Rallento, progressivamente perdo terreno,... mi raggiunge il gruppo dei palloncini gialli dell 3 ore e provo a stringere i denti.
Niente da fare, la fascite si e' presa gioco di me, mi ha lasciato sperare nell'impresa per quasi l'intera gara e in un solo colpo mi toglie tutto...
Gli ultimi due-tre km sono un vero calvario, al piede dolente si aggiunge lo stesso polpaccio ormai distrutto dalla posizione indotta dalla fascite, le tre ore sono ormai lontane, ma arrivo comunque sul tappeto blu in piazza S. Croce, tra due ali di folla. Mi sembra di sognare: chiudo con 3:09:47 (real time) consapevole di aver perso almeno una decina di minuti negli ultimi 5-6 km...
l'impresa sara' per un'altra volta, per la prima volta ad una maratona mi sembra comunque di sognare, e quella medaglia mi sembra brillare come un'olimpica! Grazie Firenze! Grazie Happy Runner!
Francesco
29/11/2011
