vedi tutti

Beirut Marathon, l’alternativa a New York


Il 7 novembre c’è gente che sceglie di correre la sua prima maratona a New York e gente che decide di iniziare con la meno mondana maratona di Beirut per ricavare fondi per Emergecy.
Tra questi c’è il mio amico Giovanni Storti alla sua prima maratona su strada in assoluto.
Ricevo l’invito ad unirmi al gruppo, costituito da Franz Rossi, Daniela Banfi (fondatori della rivista X RUN) e Giovanni, mentre mi trovo in Marocco a correre il Toubkal con il fantastico duo dell’Happy Runner Fabio e Paolo.
Tanti sono i dubbi, ma il lavoro, i problemi personali e la situazione precaria in cui versa il Libano, non inibiscono in me la voglia di sposare la causa di Emergency.
Così il giorno 7 novembre 2010 alle ore 7.00(sei ore prima della partenza della più ben famosa ING New York marathon) eccomi tra i 500 alla partenza, tra questi moltissimi militari italiani, danesi e dell’UN stanziati in Libano per motivi di pace. Il sole caldissimo, i 28 gradi e l’esercito schierato sin dalla partenza per paura di attentati, mi fa esclamare “chi me lo ha fatto fare”; ma allo sparo dello starter tutto svanisce, le mie gambe corrono, la mia anima vola, divento leggera e tutto ciò che mi circonda assume colori diversi, le case violentate da anni di guerra e i militari schierati con mitra e carri armati sembrano fare solo da brutta cornice al quadro che la maratona sta disegnando, un quadro che contiene persone di tutte le età, etnie e religioni unite a incitare ed a correre i 42.195m.
I pochi maratoneti distribuiti su tutto il percorso lo rendono intimo e a misura d’uomo, tutto sembra lontano anni luce dagli sfarzi della grande mela, anche lo sforzo sembra avere una dimensione quasi mistica, non stiamo correndo per noi ma per tutta la gente che ha sofferto e soffre ogni giorno.
Alla fine Giovanni porta a termine brillantemente la sua prima maratona correndo come dice lui “con eleganza” dal primo all’ultimo km, io soffro il caldo e il percorso (molto impegnativo) ma arrivo felice per essere stato uno dei tanti colori della tavolozza che ha dipinto libertà, serenità e speranza.
GIANLUCA MORESCHI



08/11/2010


Per lasciare un commento devi essere un utente registrato

commenti [1]

 
D L M M G V S
  01 02 03 04 05 06
07 08 09 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30        
 

I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi. Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. OK