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RUN ICELAND

La settimana dal 4 al 11 settembre una banda di matti con poca voglia di tornare al lavoro si è recata in Islanda a correre la Run Iceland, gara a tappe di 110 km, 2700m dislivello+, disegnata sapientemente dal grande Marco Olmo.
Ovviamente nessuno aveva nelle gambe la distanza e nella testa l’idea di correre per 5 giorni di fila una 17km una 10km, due mezze e una bella maratona giusto per volersi bene, ma alla fine, durante l’estate, ci si era preparati per la DjTen, quindi almeno i 10km erano assodati.
Il sottoscritto ha ricevuto la convocazione il 20 agosto e di conseguenza ha iniziato la preparazione specifica, la stessa del toubkal 2010, il giorno stesso.
L’allenamento consisteva nell’andare a funghi, nel limitare bevande alcoliche e nell’evitare di uscire fino alle 4 del mattino.
Il 4 settembre dopo un viaggio della speranza di 14 ore tra scali, ritardi ecc., eccomi a 0 gradi in mezzo a vulcani, geiser, pecore e nulla di più, con una bella bronchite e un mal di pancia super.
Il 5 settembre c’è la prima tappa 17km, 1100m di dislivello+. Si corre su un ghiacciaio tra una foresta di betulle e una prateria alpina; dopo essermi imbottito di sciroppo per la tosse e munito di fazzoletti di carta parto e porto a termine la prima tappa con tranquillità tanto che nella discesa trovo anche 2 porcini, incredibile al traguardo sono nono a 4 minuti da Marco Olmo, sarà stato lo sciroppo o la fretta di recarmi alla toilette?!!!
Il 6 settembre è il giorno della 10km che si corre sulla spiaggia fino a un faro con una vista mozzafiato, al traguardo sempre nono con situazione fisica disperata.
Il 7 settembre è il giorno della 20km che si snoda da un ghiacciaio alla spiaggia e poi all’albergo; anche qui nono dopo aver visto tutti i santi del paradiso.
L’8 settembre c’è la maratona: ho già deciso di starmene a letto, in tre giorni ho mangiato solo 3 patate lesse ma i messaggi provenienti dall’Italia, da personaggi poco equilibrati mi spingono a partire. Così eccomi in mezzo a un deserto lavico a 0 gradi, a correre intorno ad un vulcano. Una simpatica maratona con 850m di dislivello+, anche qui alla fine sempre nono dopo aver visto e parlato con san Giuseppe e molti altri personaggi del presepe.
Il giorno 10 settembre coincide con la famosa mezza maratona di Rejkiavik ed anche con la nostra ultima tappa, la gara da queste parti è molto sentita infatti sono iscritti ben 15 indigeni locali molto agguerriti !!
Corro con la disperazione nel cuore ma devo difendere il mio nono posto nella classifica generale da un belga molto antipatico che passa tutto il giorno a fare addominali e a prendere sostanze verdi strane.
Taglio il traguardo dopo 1ora e 42 minuti di salite nono assoluto e quinto italiano, sono felice e mi dico “Gianluca adesso non corri più, ti dai alle family run da 3 km, perché stavi per morire, hai perso 4 kili e non hai mai sofferto così”.
Appena arrivato a Milano ero già iscritto a un trail di 110km.
Buone corse Happy Runner !!  Gianluca Moreschi

Guarda il video.

(Visita il sito della corsa).



22/09/2011


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