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Si è disputata il 1° Marzo la mezza maratona Roma-Ostia, ovvero la “mezza” più partecipata d’Italia.
Anche quest’anno infatti gli iscritti sono stati più di 10.000 con più di 8.000 arrivati entro il limite di tempo massimo previsto ovvero 2:00 ore.
Sarà per il fascino di percorrere la Via Cristoforo Colombo a piedi dal "Palalottomatica" fino al lungomare di Ostia, sarà per le immagini rimaste impresse nella mia memoria di tutti quei “scervellati” che partivano in canottiera con quelle temperature ancora invernali alla volta di Ostia, ma far parte di quel fiume di persone per me è sempre stato un sogno, prima considerato irrealizzabile, ma ora divenuto realtà, perché in mezzo a quei 10.000 c’ero anche io.
Lo start era previsto sulla Via Cristoforo Colombo a ridosso di Via dell’Oceano Atlantico e per la prima volta in assoluto il comitato organizzatore ha preferito dividere i partenti in griglie che sarebbero partite ad onde divise per numero di pettorali, così da permettere un più naturale flusso di atleti. Indovinate in quale onda sono partito io? L’ultima ovviamente, vista l’assenza di precedenti mezze maratone disputate. La mia "onda" parte alle ore 9.40 ovvero 25 minuti dopo i primi e non vi dico l'adrenalina incamerata fino ad ora!
Si parte ovviamente a rilento e per i primi due km non faccio altro che zigzagare per evitare di rimanere troppo indietro, anche perchè mi ritrovo ancora con il pacemaker dell'1:45.
Provo ad accelerare e mi attesto sul ritmo di 4,15 al km fino all'imbocco della salita che ci porterà fino al 10 km. Nonostante la strada salga la concentrazione è massima, lo aspettavo da tempo questo momento, e così come lo immaginavo arrivo in cima affaticato ma consapevole di aver fatto il più difficile. Ora si scende per un altro paio di chilometri, e per altri 4 chilometri la strada resta pianeggiante (forse il punto più noioso del tracciato) e l'unica distrazione consiste nei due rifornimenti "ottimamente organizzati" e dalla gente che ci saluta ai bordi della strada, poca in realtà, visto che purtroppo inizia a piovere. Sorpasso anche il pacemaker dell'1:40, ciò significa che sto andando bene e che il desiderio di terminare la mia prima mezza sotto l'1:40 potrebbe avverarsi.
Finalmente arriviamo sul lungomare di Ostia, qui ad aspettarci c'è tanta gente, ma le condizioni climatiche sono a dir poco avverse, la pioggia si intensifica come il vento che soffia forte nella direzione contraria al rettilineo di arrivo. La fatica inizia a farsi sentire, ma ormai manca poco e non cederò da farmi riprendere dal gruppo dell'ora e quaranta.
Imbocco l'ultimo rettilineo e la forza del vento è notevole, sbando un paio di volte, ma finalmente vedo lo striscione dell'arrivo, guardo il mio garmin e..non posso credere ai miei occhi, segna 1:33:59...tanta la gioia per aver completato il percorso senza troppi problemi e per il tempo che tradisce ogni mia più rosea previsione.
Unico rammarico è stato di non aver incontrato gli altri atleti dell'Happy Runner che hanno corso, e che dal sito ho letto essere: Alessandro Rossini, Mario Sassi, Stefano Albanese e Roberto Chiasserini.
Ora ci aspetta la Maratona di Roma tra pochi giorni (la mia prima maratona...) e magari in quella circostanza riusciremo ad incontrarci per farci delle foto da inviare al sito "HAPPY RUNNER" e per percorrere un po' di strada insieme.
Un saluto a tutti gli Happy Runner...
 
(Danilo Ragaglini)


01/03/2009


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