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Course du Soleil (corsa del sole) – Nizza (F) – Monaco (Principato) 20 km - 01.02.09
 
Una corsa con un nome del genere, forse meritava una giornata con almeno un po’ di sole, ma non è stato così. Non per questo la costa francese da Nizza a Montecarlo perde di fascino e forse chi corre non rischia di patire il caldo. Potrà sembrarvi strano, ma la Costa Azzurra regala giornate calde anche in pieno inverno.
La partenza è fissata per le 9:00 dal porto di Nizza, nell’estremo levante cittadino. Per noi provenienti dall’Italia (e per chi vuole lasciare la propria auto all’arrivo) è previsto il trasporto in pullman dall’arrivo fino alla partenza, con ritrovo alle ore 7:00 a Montecarlo. A chi invece lascia la propria vettura a Nizza, verrà fornito dietro richiesta un biglietto per l’autobus che dall’arrivo lo riporterà alla partenza.  Il ritiro dei pettorali viene effettuato alla partenza la mattina della gara; c’è anche a disposizione un pullman per il trasporto delle borse dei corridori dalla partenza all’arrivo (l’organizzazione nelle corse francesi è sempre impeccabile).
Abbiamo parecchio tempo per riscaldarci e ci viene offerto anche del tè caldo, vista la mattinata grigia e piuttosto fredda.
Finalmente veniamo radunati perché è quasi ora di cominciare, e in men che non si dica, ecco lo sparo dello starter, partiti! Costeggiamo alcune spiaggette rocciose subito fuori dal porto e ci ritroviamo subito per una salita piuttosto ripida con alcuni tornanti (per fortuna breve) e ci immettiamo sulla Basse Corniche, una delle tre strade che da Nizza si dirigono verso l’Italia. Qui si procede in pianura correndo vicino al mare e si gode di una splendida vista sul golfo (Rade) di Villefranche sur Mer con tutte le imbarcazioni disseminate al suo interno. Attraversando la cittadina di Villefranche siamo stati curiosamente osservati dai venditori delle bancarelle del mercatino dell’antiquariato, che, divertiti commentavano tra di loro sul serpentone di corridori che sembrava non terminare mai.
Dopo una leggera salita, si scende rapidamente su di una stradina secondaria fino ad un ponticello che attraversa la ferrovia, e dopo averla costeggiata per alcune centinaia di metri si risale di nuovo per raggiungere la piccola penisola che divide Villefranche da Saint Jean Cap Ferrat. Oltrepassata la Villa Ephrussi Rotschild si scende fino al piccolo centro abitato di Saint Jean e si prosegue fino al mare per immettersi in un piccolo sentiero asfaltato passando ville lussuose e piccoli moli privati con ormeggiato soltanto un piccolo motoscafo.
Terminato questo piccolo “lungomare” si ritorna sulla Basse Corniche si attraversa la cittadina di Beaulieu, con il suo porticciolo, il casinò e la Villa Kerillos, costruita in stile greco classico da un miliardario un po’ eccentrico. (Si può visitare).
Ora si percorre un lungo tratto di falsopiano con il mare sulla destra e la ferrovia sulla sinistra. Si corre sotto alte scogliere e si attraversa anche una breve galleria completamente scavata nella roccia. Dopo un’ampia curva, immediatamente prima di Eze Bord de Mer si scavalca nuovamente la ferrovia che ora passa alla nostra destra e ci “tiene compagnia” fino al tunnel du Cap Estel, che però evitiamo, passando per una strada laterale con una discreta pendenza. In questo tratto bisogna assumere un’andatura elegante, perché proprio in salita ci sono i fotografi di “Le photographe volant” che ci immortalano con le loro macchine fotografiche.
A questo punto non rimane che l’ultima salita che ci porta fino a Cap D’Ail; abbastanza lunga per rifiatare, o per spingere (se ci sono ancora energie), altrimenti si possono conservare le forze residue per gli ultimi chilometri che sono tutti in discesa verso l’arrivo posto davanti all’ingresso principale dello Stade Louis II.
Qui si può beneficiare di un ristoro ben fornito di cioccolato, frutta secca, pain d’epices, altri dolci e acqua e integratori. Ci sono anche, in bella mostra, alcuni espositori zeppi di depliants delle prossime gare, presagio di altre fatiche e soddisfazioni. Si saluta chi è già arrivato e si aspettano quelli che stanno ancora spingendo e sbuffando per concludere la loro gara.
Questa è stata la mia prima gara da Happy Runner, e all’arrivo ho conosciuto Antonello, un altro Happy Runner di Andora (SV). Penso fossimo gli unici due. Ci siamo dati appuntamento alla prossima.
Buona corsa a tutti.
Pierfranco Guglielmi


01/02/2009


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