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LO SPIRITO HAPPY RUNNER SI MANIFESTA A MILANO

Domenica 2 ottobre, milano, arco della pace, deejay ten.
Ci arrivo in pessime condizioni, grazie ad un ginocchio che mi fa nominare nuovi santi e ad un paio di notti insonni colpa di un dente del giudizio. Tanto per non farmi mancare nulla.
Per questo mi sono iscritto sia alla ten che alla five.
Ma ho una maglia da onorare, marchi e sponsor compresi (chi va su runningforum mi capirà…) e quindi la decisione è presto presa. Si corre la "ten".  Arrivo presto in arena per poter fare un riscaldamento lentissimo e molto lungo.
L’amico ginocchio si fa sentire, quindi è meglio correre con il tutore (non quello del cepu…).
Ore 9.20 il gps cerca i satelliti, io accendo l’mp3 e cerco la giusta concentrazione.
Ore 9.30 via… parto molto piano, stando a lato della strada. A metà di corso sempione incrocio i top runners che già stanno tornando.
Invidia….. ma il ginocchio gira. Piano.
Secondo km. Il ginocchio gira ma comincia a farsi sentire… Terzo km. Gira sempre meno. Incontro un amico HR che mi sprona a non mollare ed essendo dotato di videocamera mi fa una microintervista.
Che entusiasmo! (non ricordo il nome, ma spero che invii il video, vorrei vedere la mia faccia…) Quarto km. Non gira più. Tengo duro, con pause al passo, tanto al 5° c’è il rifornimento.
Quinto km. Aaaahhhhh! Il rifornimento non c’è! Mancano 4 km. Con le pause vado avanti. Piano.
Meno 3km. Avanti piano. Piano. Il tempo è ormai andato a farsi benedire. Quasi quasi mollo.
È adesso che mi si rivela lo spirito HR.
Vengo affiancato da un collega che vedendomi in difficoltà prende una decisione: “io non ti lascio! Finiamola insieme!” - “lascia stare, ti rallento! Vai pure. Se non mi ritiro ci vediamo all’arrivo” - “all’arrivo ci arriviamo insieme. Parla con me e non guardare più il gps. Dai che ce la facciamo!”.
Bene. Non ho più guardato il gps, abbiamo parlato del più e del meno finchè giriamo un angolo e vedo lo striscione d’arrivo. Incredibile!
Ma lui non molla: ”che ne dici di una volatina in progressione?” - “ok, ma piano…”.
Aumentiamo il passo. Poco per volta. Lui è sempre accanto a me.
Vede un fotografo appostato sulla finish line, mi prende la mano e tagliamo il traguardo insieme a braccia alzate.
Grazie Gennaro, penso che senza di te oggi avrei mollato.
Mi hai dato una gran lezione di spirito di squadra e amicizia. Sei un grande.
Ritiriamo la medaglia. Mia moglie mi aspetta poco più in là. Voglio una foto con Gennaro. Fatta.
Arrivano altri colleghi. Foto con tutti loro.
In corsa ho incontrato Aldo Rock, di radio deejay, che ha voluto sapere qual’era il mio problema.
Dopo mi ha detto: ”uomo, la corsa è dolore e sofferenza, ma non pensarci. Pensa solo alla gioia che provi tagliando il traguardo”.
Mai avrei pensato che oggi quella gioia fosse così immensa.
Anche per questo è bello essere un Happy Runner… Personalmente, proporrei Gennaro come socio dell’anno 2011… Grazie a tutti.
Ora vado. Devo mettere un po’ di ghiaccio sul ginocchio…

Alessandro Bizzarro
 



04/10/2011


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