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4° Scarpa d’Oro Half Marathon Vigevano

Non chiedetemi il perché ma quando al mattino presto l’alba mi coglie già sveglio a letto e in quel mentre posso ascoltare distintamente il cinguettio degli uccellini, ho il presentimento che sia una bella giornata: magari fosse stato così domenica mattina! Il mio, più che un presentimento è stata una vana speranza e comunque la giornata si presentava uggiosa ma non pessima, certo che per essere il primo giorno di primavera era un bel biglietto da visita! La mia vigilia alla gara non è stata buona. Il martedì e mercoledì avevo fatto degli allenamenti pesanti e i giorni successivi inevitabilmente la fatica aveva presentato il conto sotto forma di mal di gambe e spossatezza. I giorni seguenti quindi avevo fatto prudentemente riposo quasi assoluto nella speranza che tutto passasse e a bocce ferme devo dire che effettivamente sono stato bene ad eccezione dei soliti acciacchi…In queste occasioni, quando siamo in tanti è sempre una festa e il brutto tempo ha rovinato solo in minima parte la buona riuscita di questo evento. Sono arrivato sul posto guidato da frecce direzionali trovate puntualmente sul luogo, forse si sarebbe dovuta dare maggior attenzione a quelle indicanti i parcheggi che almeno io non ho trovato. Si sa che la pioggia non facilita certo le procedure pre e post gara ma l’organizzazione della Scarpa d’Oro, capitanata da Manuela Merlo (figlia di Dante Merlo compianto giornalista della Gazzetta dello Sport) mi è sembrata all’altezza della fama di cui gode questa giovane mezza, infatti tutto sommato l’intera manifestazione si è svolta nella norma.

La partenza dallo stadio però deve essere rivista, come per altro consigliato da Linus nel dopogara, infatti considerato ormai il numero importante raggiunto (record con oltre 1.500 iscrizioni!) la pista (per altro di sole 4 corsie) risulta stretta e alla partenza si è formato un serpentone molto lungo che sommato all’imbuto del cancello hanno reso il deflusso un po’ lento. Una volta usciti il giro nel centro è stato carino anche se non molto veloce poi ci siamo tuffati nella campagna dove abbiamo corso liberi a contatto con la natura e senza sentire l’eco di un solo clacson. In vista della Maratona di Milano del 11 Aprile volevo correrla “a cannone” per testare la mia condizione ma c’era anche la speranza di limare qualcosa al mio personale. Così non è stato infatti terminavo in 1.25.09, appena 15 sec sopra: meno di un sec a km, che rabbia! Anche se una volta giunto al traguardo (in apnea) mi sembrava di aver centrato l’obiettivo ma era solo la poca lucidità del momento a farmelo credere…Probabilmente sono stati i primi 2 km corsi un pò troppo piano a farmi saltare la tabella di marcia. Vabe’ pazienza, dopo aver rosicato riparto con gli allenamenti più determinato che mai e poi sono comunque soddisfatto per essere tornato su livelli che solo qualche tempo fa erano fuori dalla mia portata. Mi consolavo con il ricco ristoro costituito da risotto, crostata, e altre prelibatezze e commentando con amici un'altra bella giornata di sport vissuta insieme. La cosa + bella che mi rimarrà della giornata di oggi è il ricordo legato ad una ragazza che avevo incitato a non mollare in alcune fasi di corsa insieme, e che al termine della gara, riconoscendomi, mi ha sorriso dicendomi semplicemente “grazie”. Che bello essere un runner!

Ale Rossini



21/03/2010


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