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Doveva essere la settimana del triathlon vestito a festa.  Per la consacrazione all’alta qualità. Al prestigio mondiale. Non sarà splendore. O almeno, l’impatto solenne lo sarà in parte. Lo sfarzo per il grande evento si è ridimensionato a sei giorni dall’appuntamento, praticamente in partenza.

I fatti. Il prossimo week end (23-24) l’Italia ospita in Valle d’Aosta a Cogne i Mondiali di Winter Triathlon. Un appuntamento da non perdere. Non è la prima volta che la Federazione italiana ospita una manifestazione internazionale della triplice nella versione invernale, ma l’evento valdostano di domenica si è caricato di valori importanti. C’è chi dà ancora poco valore al Winter Tri, ma in realtà il movimento anche in questa versione è in crescita e la presenza di una sfida mondiale in Italia deve essere inquadrata come occasione di lancio. Soprattutto in un momento in cui l’Italia ha dato conferma di alzare la qualità dei propri risultati, sia da un punto di vista sportivo (ad esempio Fabian alle Olimpiadi, sino ad arrivare ai giovani) sia organizzativo (ad esempio la tappa ITU di  Cremona). L’assegnazione dei Mondiali a Cogne è dunque da inquadrare come una promozione da parte del movimento internazionale ed una piena fiducia all’operato italiano. Ecco pertanto il motivo per cui in questa settimana il triathlon italiano ha tutti i motivi per vestirsi a festa.

Già, però questo abito si è macchiato subito. Ed ecco il secondo fatto. Nel primo week end di marzo il calendario propone due eventi a Tirrenia, la prima tappa del circuito di Duathlon e la sfida a squadre per i titoli nazionali. Di oggi è la notizia che gli organizzatori hanno cancellato le due date, visto l’attuale esiguo numero di iscritti alle due gare. Un colpo inatteso. Duro. Proprio perché in questo caso il riferimento è ad una sfida che assegna titoli nazionali. Un appuntamento che di norma registra un numero rilevante di presenze. Insomma, non si è ancora partiti e il triathlon italiano si ritrova subito azzoppato. Entrare in disamina porterebbe alla valutazione di tanti aspetti, di tanti perché, ma basta soffermarsi semplicemente sulla notizia per prendere atto che in realtà esistono ancora (molte) scuciture nell’abito italiano. Insomma, d’accordo il bell’abito questa settimana all’appuntamento con l’Elite mondiale, ma per quello solenne non è ancora tempo.

 



18/02/2013


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