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Inizio luglio 2019: "ma come, non vieni a Cervia?"... "ma no, ho appena fatto il Mezzo IronMan a Otepää..." ..."no dai non puoi mancare siamo in tantissimi ProPatria, sarà una grande festa!"....
"Ok: iscritta". Come dice qualcuno, ci han messo molto a convincermi... circa 2 minuti!
E' cominciata così la mia avventura verso questo secondo e non programmato Mezzo Ironman dell'anno (1900m di nuoto - 90km di bici e Mezza Maratona (21km) di corsa), confidando un pò sull'allenamento accumulato, sul percorso bike non troppo impegnativo e sul supporto della squadra che quello, si sa, fa sempre bene.
Il sabato in giro per il Villaggio tra ritiro pettorale, acquisti del (costoso ma come si fa a non prenderlo?!?!?) merchandising, saluta di qui, abbraccia di là e briefing gara, vola via in un attimo.
Senza contare il pomeriggio e la serata passati lungo il percorso RUN e all'arrivo degli eroici partecipanti all'IronMan full (quello "vero".... 3800m nuoto - 180 bici e maratona finale... 42km di corsa
) a urlare, incitare e fare video che parliamone di come ero stanca già lì.
Così la domenica arriva veloce e ancora non mi sono chiare un sacco di cose... non mi resta che "scoprirle solo vivendo".
Purtroppo il tempo è peggiorato, si è alzato il vento ed è prevista pioggia... non sarà una piacevole passeggiata, temo. Spero solo non peggiori ulteriormente.
Mi dirigo verso la mia griglia di competenza per il nuoto sottobraccio alla mia amica Vivi... siamo due Sciure e ne andiamo orgogliose! La tensione pregara si diluisce tra una chiacchiera e l'altra, passerà mezz'ora dalla partenza dei PRO prima che col sistema del rolling start arrivi il nostro turno.
Altri incontri, abbracci, foto, incoraggiamenti... che bello trovare tanti volti familiari intorno a me!
E' arrivato il mio turno: abbozzo una corsetta con l'acqua alle ginocchia più per dignità che per convinzione e mi tuffo in un mare davvero poco trasparente.
Mi accorgo subito che la scarsa luminosità si somma con l'acqua torbida nel limitare fortemente la visibilità, prendo qualche calcio e manata, cerco di far fronte a vento e corrente per non perdere troppo la rotta... pia illusione completamente vana al riscontro dei dati: all'uscita dall'acqua, abbastanza rimbambita dalla nuotata faticosa e frustrante, il mio GPS segna 2222m percorsi invece di 1900m... vabbè, quanto meno sono stata "quasi veloce" per i miei standard: 46': neanche terribile
La transizione è luuuuuuunga ma luuuuuunga che non finisce più!
Già me n'ero accorta posizionando la bici, del resto siamo migliaia, quindi dopo essermi cambiata mi metto al trotto (quando mai "galoppo" io?) e con pazienza arrivo alla linea di monta.
Il percorso è molto semplice 45km all'andata, giro di boa, e ritorno.
Peccato che il tratto 42-45km, per raggiungere Bertinoro, condensi praticamente tutti i 350m di D+ previsti.... ci penserò quando sarò lì! Per ora mi metto in presa bassa, cerco di farmi piccola piccola per offrire meno vela al vento contrario e pedalo pedalo pedalo.
Comincio a superare qualche altro concorrente, anche qualcuno che conosco, e ad ognuno non faccio mancare un incitamento.... servirebbe anche a me!
Il vento è insistente, comincia qualche goccia... mi sembra di essermi vestita adeguatamente, mangio, bevo, ringrazio al volo tutti i volontari, fatico nella salita per Bertinoro ma ringrazio i tanti allenamenti estivi in salita, scendo a bombazza e mi avvio verso la T2 ad una bella velocità: a questo punto il vento ci ostacola solo in alcuni tratti, per lo più ci favorisce! Evviva.
Ecco la Zona Cambio, luuuunga come prima... meno male che la mia postazione è così facile da individuare, di solito mi confondo e faccio casino, invece la azzecco al primo colpo. Anche così i tempi delle transizioni sono lunghissimi per tutti.
Cambio sostanzialmente solo le scarpe e parto per la Mezza Maratona. Lungo il percorso ci sono tanti spettatori, amici, gli speaker come Daddo a cui dare il "5", i compagni di squadra che non lesinano il loro tifo... sono tre giri da circa 7km e so già che l'ultimo sarà il più duro, quando molti avranno concluso, sarà più buio e anche il tifo scarseggerà... i pochi coraggiosi rimasti saranno ad aspettare al traguardo.
Faccio un check della mia condizione: mi sento abbastanza in forze, credo di essermi alimentata/idratata bene in bici. Comincia però a piovigginare e il vento fresco mi ghiaccia addosso gli indumenti bagnati... comincio ad avere un pò di mal di stomaco.
No Buono. Speriamo passi....
Purtroppo questo malessere mi accompagna per tutta la frazione di corsa. Riesco comunque a mantenere un discreto passo, mi concentro su tutto quello che mi circonda per distrarmi e soprattutto penso a tutte le persone che amo e che so che mi vogliono bene, che probabilmente mi stanno seguendo sul tracker e che assolutamente non voglio deludere. Prendo da questi pensieri la forza che mi serve per continuare a correre sempre, anche se magari un pochino più lentamente.
Stringi i denti Robertina, e vai!
Finalmente un giro dopo l'altro ne sono passati TRE e il magone mi attanaglia già dalla piazzetta da cui si prende la "deviazione" che porta al traguardo.
Piove forte ormai, sono fradicia, stanca e con lo stomaco sempre annodato, però so che ormai è fatta, che sono gli ultimi metri e che me li voglio godere appieno... ci sono volute oltre 6 ore e 113 km percorsi con le sole mie forze per arrivare fin qui...
La finish line è come sempre un momento unico, piango prima, durante e dopo.... sono le emozioni, la stanchezza e anche la grande soddisfazione.
Perché come dico sempre, chi l'avrebbe mai detto che IO, proprio IO, sarei riuscita ad arrivare fin qui.
Grazie.
Roberta
PS: con la partecipazione a questa gara sono ora TERZA di categoria nel circuito IM 70.3... spero che le altre mie coetanee triathlete si dedichino maggiormente a pizzi, merletti e ricette di cucina e non gareggino più fino al 2020.... mi piacerebbe tanto mantenere questo podio!
Roberta Lonati
"Ok: iscritta". Come dice qualcuno, ci han messo molto a convincermi... circa 2 minuti!
E' cominciata così la mia avventura verso questo secondo e non programmato Mezzo Ironman dell'anno (1900m di nuoto - 90km di bici e Mezza Maratona (21km) di corsa), confidando un pò sull'allenamento accumulato, sul percorso bike non troppo impegnativo e sul supporto della squadra che quello, si sa, fa sempre bene.
Il sabato in giro per il Villaggio tra ritiro pettorale, acquisti del (costoso ma come si fa a non prenderlo?!?!?) merchandising, saluta di qui, abbraccia di là e briefing gara, vola via in un attimo.
Senza contare il pomeriggio e la serata passati lungo il percorso RUN e all'arrivo degli eroici partecipanti all'IronMan full (quello "vero".... 3800m nuoto - 180 bici e maratona finale... 42km di corsa
) a urlare, incitare e fare video che parliamone di come ero stanca già lì.Così la domenica arriva veloce e ancora non mi sono chiare un sacco di cose... non mi resta che "scoprirle solo vivendo".
Purtroppo il tempo è peggiorato, si è alzato il vento ed è prevista pioggia... non sarà una piacevole passeggiata, temo. Spero solo non peggiori ulteriormente.
Mi dirigo verso la mia griglia di competenza per il nuoto sottobraccio alla mia amica Vivi... siamo due Sciure e ne andiamo orgogliose! La tensione pregara si diluisce tra una chiacchiera e l'altra, passerà mezz'ora dalla partenza dei PRO prima che col sistema del rolling start arrivi il nostro turno.
Altri incontri, abbracci, foto, incoraggiamenti... che bello trovare tanti volti familiari intorno a me!
E' arrivato il mio turno: abbozzo una corsetta con l'acqua alle ginocchia più per dignità che per convinzione e mi tuffo in un mare davvero poco trasparente.
Mi accorgo subito che la scarsa luminosità si somma con l'acqua torbida nel limitare fortemente la visibilità, prendo qualche calcio e manata, cerco di far fronte a vento e corrente per non perdere troppo la rotta... pia illusione completamente vana al riscontro dei dati: all'uscita dall'acqua, abbastanza rimbambita dalla nuotata faticosa e frustrante, il mio GPS segna 2222m percorsi invece di 1900m... vabbè, quanto meno sono stata "quasi veloce" per i miei standard: 46': neanche terribile
La transizione è luuuuuuunga ma luuuuuunga che non finisce più!
Già me n'ero accorta posizionando la bici, del resto siamo migliaia, quindi dopo essermi cambiata mi metto al trotto (quando mai "galoppo" io?) e con pazienza arrivo alla linea di monta.
Il percorso è molto semplice 45km all'andata, giro di boa, e ritorno.
Peccato che il tratto 42-45km, per raggiungere Bertinoro, condensi praticamente tutti i 350m di D+ previsti.... ci penserò quando sarò lì! Per ora mi metto in presa bassa, cerco di farmi piccola piccola per offrire meno vela al vento contrario e pedalo pedalo pedalo.
Comincio a superare qualche altro concorrente, anche qualcuno che conosco, e ad ognuno non faccio mancare un incitamento.... servirebbe anche a me!
Il vento è insistente, comincia qualche goccia... mi sembra di essermi vestita adeguatamente, mangio, bevo, ringrazio al volo tutti i volontari, fatico nella salita per Bertinoro ma ringrazio i tanti allenamenti estivi in salita, scendo a bombazza e mi avvio verso la T2 ad una bella velocità: a questo punto il vento ci ostacola solo in alcuni tratti, per lo più ci favorisce! Evviva.
Ecco la Zona Cambio, luuuunga come prima... meno male che la mia postazione è così facile da individuare, di solito mi confondo e faccio casino, invece la azzecco al primo colpo. Anche così i tempi delle transizioni sono lunghissimi per tutti.
Cambio sostanzialmente solo le scarpe e parto per la Mezza Maratona. Lungo il percorso ci sono tanti spettatori, amici, gli speaker come Daddo a cui dare il "5", i compagni di squadra che non lesinano il loro tifo... sono tre giri da circa 7km e so già che l'ultimo sarà il più duro, quando molti avranno concluso, sarà più buio e anche il tifo scarseggerà... i pochi coraggiosi rimasti saranno ad aspettare al traguardo.
Faccio un check della mia condizione: mi sento abbastanza in forze, credo di essermi alimentata/idratata bene in bici. Comincia però a piovigginare e il vento fresco mi ghiaccia addosso gli indumenti bagnati... comincio ad avere un pò di mal di stomaco.
No Buono. Speriamo passi....
Purtroppo questo malessere mi accompagna per tutta la frazione di corsa. Riesco comunque a mantenere un discreto passo, mi concentro su tutto quello che mi circonda per distrarmi e soprattutto penso a tutte le persone che amo e che so che mi vogliono bene, che probabilmente mi stanno seguendo sul tracker e che assolutamente non voglio deludere. Prendo da questi pensieri la forza che mi serve per continuare a correre sempre, anche se magari un pochino più lentamente.
Stringi i denti Robertina, e vai!
Finalmente un giro dopo l'altro ne sono passati TRE e il magone mi attanaglia già dalla piazzetta da cui si prende la "deviazione" che porta al traguardo.
Piove forte ormai, sono fradicia, stanca e con lo stomaco sempre annodato, però so che ormai è fatta, che sono gli ultimi metri e che me li voglio godere appieno... ci sono volute oltre 6 ore e 113 km percorsi con le sole mie forze per arrivare fin qui...
La finish line è come sempre un momento unico, piango prima, durante e dopo.... sono le emozioni, la stanchezza e anche la grande soddisfazione.
Perché come dico sempre, chi l'avrebbe mai detto che IO, proprio IO, sarei riuscita ad arrivare fin qui.
Grazie.
Roberta
PS: con la partecipazione a questa gara sono ora TERZA di categoria nel circuito IM 70.3... spero che le altre mie coetanee triathlete si dedichino maggiormente a pizzi, merletti e ricette di cucina e non gareggino più fino al 2020.... mi piacerebbe tanto mantenere questo podio!
Roberta Lonati
22/09/2019
