Moduli per visita medica
Il triathlon si è lasciato alle spalle un fine settimana da grande protagonista. Circa duemila sono stati gli atleti che si sono affrontati nei tre appuntamenti proposti: Caldaro, Andora e Barberino del Mugello. Un week end da record. Le competizioni hanno accontentato tutti i gusti, dagli amanti dello Sprint (in Liguria) a quelli dell'olimpico (in Alto Adige), infine quelli che amano la sfida sulle distanze più lunghe (in Toscana). Quest'ultima gara valida inoltre come campionato italiano individuale, age group ed a squadre. Duemila persone in movimento in un solo fine settimana sono indicatore di una identità ormai ben precisa del triathlon. In un momento generale di crisi economica, non è un aspetto da sottovalutare come un numero così importanti di atleti di tutta Italia abbia deciso di affrontare chilometri e spese pur di essere protagonista di uno degli eventi in calendario. In controtendenza ad uno sport in generale che sta soffrendo la crisi con realtà, anche storiche, che spariscono dallo scenario o che sono in grosse difficoltà e con cielo grigio sul futuro. Non che il particolare momento di crisi non incida sul triathlon, ma ad ogni modo la multidisciplina sta comunque rispondendo facendo registrare una crescita dei suoi numeri. E' una presa di coscienza che il triathlon italiano deve avere. E allora necesitta di sviluppare grandi eventi di forte richiamo, progetti per la costruzione di atleti di livello internazionale, sviluppo della comunicazione. Se il movimento cresce al vertice, di conseguenza aumenta la base. Ed arriva il salto di qualità verso le realtà internazionali in cui il mondo del nuota-pedala-corri è più radicato. Quello che porta ad avere sempre week end di festa all'insegna del triathlon.
08/05/2013
