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Se il buongiorno si vede dal mattino, il triathlon italiano promette bene. I campionati italiani di duathlon - il primo appuntamento tricolore della stagione 2013, la prima del percorso olimpico verso Rio - hanno messo in evidenza come il movimento italiano della multidisciplina goda di giovani campioni con le carte in regola per regalare grandi soddisfazioni. Non che siano nomi nuovi i protagonisti della gara di Romano di Lombardia, ma la loro importante conferma al vertice è l'indice che la strada intrapresa è quella giusta. Insomma, il triathlon si sta costruendo il futuro. Se prendiamo i due podi, solo Daniel Hofer tocca i 30anni, appena compiuti, poi a scalare Alice Betto è 25enne sino ad arrivare ad Angelica Olmo, atleta classe 1996. Questo è il futuro del triathlon ad alti livelli. I nomi, dicevamo, non sono nuovi. Sia ad alto livello, come Alice Betto, da quest'anno al team Raschiani Triathlon Pavese, che ha sfiorato la qualificazione a Londra 2012 di un nulla, più che altro compromessa da un infortunio che non le aveva permesso di essere al top nella fase decisiva di qualificazione. Daniel Hofer è una conferma, lui è sempre ai massimi livelli, dov'è tornato invece quell'Alex Ascenzi che è stato vice campione mondiale Junior di specialità. Così come non sono nuovi quelli di Matthias Steinwandter (atleta dell'Alta Pusteria) che vanta un importante biglietto da visita con risultati di grande rilievo internazionale a livello giovanile; lo stesso dicasi per Maria Elena Petrini (ora al Minerva Roma) e di Angelica Olmo (Pianeta Acqua), due atlete che si sono già messe in grande evidenza nelle categorie giovanili anche oltre i confini nazionali. Più precisamente, la gara di Romano ha stilato questi ordini: primo Steinwandter, secondo Hofer, terzo Ascenzi; prima Betto, seconda Petrina, terza Olmo. Sono loro ad avere lasciato giù dal podio altri nomi illustri del panorama italiano come ad esempio quello di Davide Uccellari (presente a Londra 2012), oppure in campo femminile come quelle della atlete azzurre Charlotte Bonin oppure di Daniela Chmet. L'appuntamento tricolore bergamasco ha indicato anche una grande voglia di iniziare la stagione, con quasi 900 partenti, nonostante una giornata dalle caratteristiche tutte invernali, con freddo e pioggia battente. Già, ma il triathlon ha risposto al meglio, e c'è da starne certi che il suo futuro sarà tutt'altro che cupo. Sul movimento splende già un giovane, caldo sole. Per il triathlon è l'inizio di una bella primavera... 



25/03/2013


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