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Cresce l'attesa per il calendario italiano di triathlon. La Federazione ha dato notizia che il 2 febbraio, dopo deliberazione del consiglio federale, saranno pubblicate le gare di livello A, ovvero quelle che assegnano i vari titoli italiani e appartengono ai circuiti federali di duathlon e triathlon no draft. A seguire tutte le altre gare che comporrano il calendario italiano. Lo scorso anno si sono svolte un totale di 419 gare federali (comprensive di tutte le categorie) per un totale di 45mila circa di partecipanti. Un dato, quest'ultimo del totale dei partecipanti, che nell'ultimo triennio è incrementato di circa 5mila unità, indice ovviamente dell'aumento del numero di tesserati e di un movimento sempre in crescita. Soprattutto di un triathlon che vuole togliersi quel marchio di disciplina estrema, solo per Ironman. D'accordo il fascino dell'impresa, d'accordo che è dimostrato come con una precisa preparazione il progetto lunghe distanze sia fattibile, d'accordo anche lo splendore di queste gare sulle lunghe distanze, ma il movimento è principalmente destinato a crescere sulle distanze più accessibili, quelle che possono portare chiunque ad approcciarsi con la triplice, quelle che anche magari chi fa nuoto e pratica anche soltanto un po' di bici possa decidere di provare ad aggiungere la corsa ed a cimentarsi in una gara. Per poi, chissà, riprovare la volta successiva. All'interno del calendario italiano ci sono molti di questi appuntamenti su distanze Sprint, un modo sicuramente interessante per provare a fare triathlon togliendo quell'idea che bisogna essere solo superatleti o super allenati.     



28/01/2013


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